mercoledì 30 gennaio 2008

Brigantesse, donne diverse




Le brigantesse furono feroci, anzi più degli uomini. Abilil, leste di coltello e di fucile. Coraggio ne avevano da vendere. Furono passionarie, eroine, crudeli, sottomesse e più spesso indipendenti e libere, anche nel passare da un letto all'altro.

Furono fiere di combattere per se stesse, per la propria terra e per l'indipendenza del Sud.

Ma se il brigantaggio fu anche un movimento politico-sociale di reazione ad una condizione di violenza e di oppressione oltre che l'affermazione di autonomia di uno Stato meridionale, il brigantaggio femminile fu visto anche come una prima forte ribellione allo stato di soggezione delle donne "napolitane" oltre che come un moto di protagonismo e di protezionismo per il riscatto dei propri figli e dei propri uomini e per la rscossa politica, sociale ed economica del Mezzogiorno.

Donne e brigantesse: non dedite, dunque, solo ai fornelli ed al letto, ma attive e protagoniste di un moto rivoluzionario.

Attive e protagoniste in battaglia, sui monti, nei paesi, nelle piazze e nei tribunali ove mutarono, con la furbizia innata, spoglie e atteggiamenti. Seppero innegabilmente affrontare il martirio, le sevizie, le crudeltà del nemico. Andarono incontro alla morte con grande dignità e resero immortali le loro concrete testimenianze.

Riuscirono a conquistare sul campo l'ammirazione delle popolazioni del Sud Italia e lasciarono un messaggio che nel tempo le ha rese protagoniste di una epocale sconfitta e di una amara unità.

Tante di esse sono rimaste nell'anonimato, tante altre simpatiche canaglie, belle donne grandi eroine. Forse in tutto questo emule della disperata battaglia che Maria Sofia di Borbone si trovò a combattere accanto a Francesco II sugli spalti di Gaeta.

Proviamo a ricordarne alcune: Luigia Cannalonga, Maria Rosa Marinelli, Maria Capitanio, Gioconda Marini, Mariannina Corfù, Chiara Nardi, Filomena Pennacchio, Arcangela Cotugno, Elisabetta Blasucci, Teresa Ciminelli, Filomena Pennarulo, Luigina Vitale, Giovanna Tito, Maria Lucia Nella, Maria Consiglio, Filomena di Pote, Maria Orsola D'Acquisto, Carolina Casale, Maria Pelosi, Rosa Giuliani, Michelina De Cesare.

Tutte protagoniste indiscusse di una guerra alle frontiere della morte e del carcere!

Dal libro di Barone, Ciano Pagano, Romano "Briganti e Partigiani" Casa editrice: Campania bella


http://www.alberodelledonne.it/brigantesse.htm

Interessante anche questo:
http://www.brigantaggio.net/brigantaggio/Briganti/Brigantesse4.htm

Foto tratte dai siti indicati, tranne l'ultima, che rappresenta una mia personale e forse provocatoria visione delle moderne brigantesse

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