mercoledì 21 settembre 2011

Parafilia? Un concetto prescientifico


Non mi addentro in campo a me ignoto se non per segnalare che anche fra gli addetti ai lavori ci sono divergenze sul concetto di parafilia:

Erwin J. Haeberle
"PARAFILIA"
UN CONCETTO PRESCIENTIFICO
Alcuni commenti ad un dibattito corrente Tradotto in italiano da Peter Boom

(...)
Brevemente: Con fattori culturali che giocano un ruolo così importante bisogna stare molto attenti quando si tenta di stabilire criteri diagnostici "obiettivi" per ordine o disordine nel comportamento sessuale umano. Ciò non significa che gli psichiatri non possano e non debbano intervenire in certe situazioni concrete. Ma essi saranno più in grado di farlo effettivamente se rinunciano a dubbie affermazioni e pronunciamenti assoluti basati su convinzioni morali non riconosciute.

Con ciò arriviamo ora ai termini "parafilia" e "disordine": Posso solo ripeterlo: Sono termini prescientifici e tali rimarranno per sempre. Naturalmente, quando F.S. Kraus creò più di cento anni fa il termine "parafilia", aveva le migliori intenzioni.

Ma, come io sostengo, non si può continuare così. "Parafilia" e "disordine" sono giudizi di valore negativo e non la descrizione obiettiva dei fatti. Gli psichiatri non fanno alcun favore a loro stessi continuando ad adottare questi termini moralistici. Se desiderano rispetto nel futuro farebbero bene a cercare espressioni nuove e più neutrali. Non voglio essere pignolo o negativo. Ritengo soltanto che i miei stimati colleghi, accurati e seri come sono e guidati dalle più nobili motivazioni, stiano lottando per una causa persa.

Ritengo che il vero problema qui è nel concetto stesso di parafilia. Non c'è scampo: E' e rimarrà sempre un termine essenzialmente ideologico. Non è una descrizione neutrale di qualcosa, ma un giudizio morale negativo. Non serve di separarlo in parafilia e disordine parafiliaco!
(...)
In altre parole: Tutte le persone che usano il termine "parafilia", con questo pretendono indirettamente di sapere che cosa è giusto o sbagliato nel comportamento sessuale umano. La stessa cosa vale per la parola "disordine". Ripeto, chi pronuncia queste parole pretende di essere a conoscenza dell'ordine unico e corretto.
(...)
In conclusione: Noi nel mondo sessuologico dovremmo, una volta per tutte, eliminare i termini moralistici e prescientifici "parafilia" e "disordine". Dovremmo invece preoccuparci dei comportamenti che causano angoscia o danni alle persone implicate e/o causano danni ad altri.
(...)

Chi è interessato può leggere il testo integrale qui:
http://www2.hu-berlin.de/sexology/BIB/parafileh.htm