venerdì 16 gennaio 2009

Eva Maria Kiesler, mercenaria per la patria


Eva Maria Kiesler (Hedy Lamarr)
Rinunciò a interpretare «Casablanca». Non era semplicemente un’anticonformista. Era una ribelle. Sposata a diciott’anni con un ricchissimo industriale viennese, fabbricante d’armi, quando fuggì in America, era travestita da cameriera. Sotto l’abito aveva tutti i suoi gioielli.

Le avevano proposto anche «Via col vento», ma a quel tempo lei voleva farsi una famiglia, avere dei bambini. E se ne andò dalla MGM. Eppure, nel 1933 accettò anche di essere ripresa nuda. Il film si chiama «Estasi».
In seguito, il marito cercò di comprare e distruggere tutte le copie del film. Una era finita persino nella cineteca personale di Mussolini.

Rimase sempre estranea a Hollywood, allo star system. Voleva valutare personalmente i soggetti e i copioni, decidere i suoi ruoli. Fu tra coloro che manifestarono contro l’espulsione di Chaplin, disse di vergognarsi per quello che stava facendo il governo americano.

Si costruì una collezione meravigliosa, con opere di Cézanne, Modigliani, Grosz, Picasso, Monet, Renoir… lei stessa dipingeva.
Nel 1942, insieme al compositore George Antheil, brevettò lo Spread Spectrum. La trasmissione a divisione di spettro è un sistema per inviare messaggi via radio senza farsi intercettare dai nemici. Il segnale salta in continuazione da una frequenza all’altra e può essere decodificato solo da chi conosca il codice.
Antheil era un musicista d’avanguardia, aveva frequentato i dadaisti, realizzato composizioni famose, come il Ballet Mécanique. Brevettarono lo Spread Spectrum e lo offrirono gratis all’esercito americano, che per anni non ha saputo cosa farsene. Le tecnologie dell’epoca non erano all’altezza. Ma lei voleva assolutamente contribuire alla guerra contro i nazisti.

Una notte si prestò a vendere i War Bonds, le obbligazioni di guerra, per sovvenzionare l’esercito. Raccolse sette milioni di dollari, in una sola serata, facendosi baciare. Venticinque mila dollari a bacio.

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