domenica 17 febbraio 2008

la femminizzazione forzata umilia le donne?

La tesi, non nuova di recente se n'è parlato sul forum di zonafemdom.org, è che la pratica di umiliare il maschio costringendolo a travestirsi da femmina nei panni di camerierina, puttanella o altri ruoli estremi e sottomessi è degradante per la figura ed il ruolo della donna contemporanea, quindi offensivo per tutte le donne.

Sono stato vestito da sissymaid, deriso e umiliato anche in modi degradanti: non ho mai forzato le mie Compagne a praticare questi giochi, la scelta era loro ed anche il divertimento (e di riflesso diventava mio).
Credo che fin da ragazzine molte donne si siano divertite a truccare un maschietto da femmina... e la moderna 'forced feminization' affonda le radici proprio laggiù, in quel gioco che viola i sacri confini fra genere maschile e femminile.

Credo che nel cuore di chi ama travestirsi ci sia un profondo amore per la donna e per la femminilità, così profondo e irrefrenabile da portarlo a violare leggi inviolabili come quelle che sanciscono la ferrea separatezza fra maschile e femminile, esponendosi al ridicolo e al pubblico disprezzo.

Se il maschio 'normale' vuole conquistare la femmina e per legge naturale conquistandola tende a sottometterla, il travestito non vuole o non riesce a conquistarla ma cerca di imitarla enfatizzando il proprio lato femminile.

Ribaltando i ruoli... vogliamo analizzare le donne che usano lo strap-on per simulare la virilità maschile?

Oppure considerare una donna masochista che amasse essere costretta a radersi a zero i capelli assumendo sembianze maschili e magari amasse essere forzata ad assumere comportamenti scurrili tipici di alcuni uomini... comprensibilmente si sentirebbe privata della sua femminilità ed umiliata...
ma così facendo offenderebbe la figura maschile nella società?

Come uomo io non mi sentirei offeso dal fatto che una donna si diverte a camuffarsi da maschio, anche se fosse una macchietta del peggior maschio, tutta cazzo, rutti, peti e scurrilità assortite. E se qualche uomo ne fosse offeso credo che il problema sarebbe soltanto suo, nell'aver messo sul suo altarino personale una figura maschile idealizzata e nel volerne imporre il culto a tutti.

Ma qual'è la vera causa che provoca umiliazione e di conseguenza eccitazione?
L'uomo che ama il travestimento forzato non si sente umiliato dall'assumere sembianze femminili (a ben vedere sono caricature di personaggi femminili deformati, sono maschere molto lontane dalla realtà femminile).
Bensì l'uomo che ama il travestimento si sente umiliato/eccitato dal PERDERE VIRILITA', si eccita dal nascondere le sembianze maschili dietro un paravento.

Certo su quel paravento è dipinta una figura femminile che non è idealizzata, il contrario del dolce stilnovo. Certo quel paravento è *usato* per eccitare una fantasia piuttosto perversa ma stiamo parlando di un paravento creato ad hoc per giocare che riproduce un femminino taroccato.
Certo a volte quel paravento è usato dal travestito per dribblare la morale comune e consentire la penetrazione del maschio senza ammetterne l'omosessualità, in tal caso la presenza del femminile è del tutto secondaria e strumentale.

Ma la riprovazione verso questa presunta strumentalizzazione del femminino potrebbe essere ricondotta alla morale comune che disprezza il maschio omosessuale in quanto inutile alla riproduzione?

C'è omofobia in chi non consente il gioco della forced feminization?

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