mercoledì 29 settembre 2010

Elogio dei piedi


Elogio dei piedi

Perché sono lontani dalla testa. Perché conoscono il suolo, le spine, i serpenti, l’aspro e lo sdrucciolo. Perché sono tutto l’equilibrio. Perché sono la superficie che spetta quando si sta in una folla e si sopporta un gomito altrui in una costola, un braccio sotto il naso, una cartella nell’addome, ma non si permette a nessuno di calpestarceli. Perché sono il minimo e inviolabile confine.

Perché reggono l’intero peso. Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi. Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare. Perché portano via. Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.

Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali. Perché scalzi sono belli. Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica. Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare. Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura. Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Puškin (Onegin, strofa 31).

Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante. Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio. Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo. Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.

Perché non sanno accusare e non impugnano armi. Perché sono stati crocefissi. Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere a qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio. Perché come le capre, amano il sale.

Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

(da Altre prove di risposta – Erri De Luca)

mercoledì 19 maggio 2010

Gioielleria o bigiotteria?

Le perle vere, quelle naturali ed autentiche sono una rarità per pochi estimatori, ognuna particolare e diversa da ogni altra, impiega tempo per stratificarsi e crescere, una perla naturale è un inestimabile dono della natura.
Poi ci sono le perle di allevamento, perfette esteticamente ma prodotte in serie e tutte uguali: onesti prodotti buoni per le gioiellerie dei centri commerciali.
Infine ci sono le perle false, perle di plastica, usate solo per la bigiotteria cinese di bassa lega; le metti una volta e deluso le dimentichi per sempre nel cassetto.

Lo stesso può dirsi per le 'mistress'.

lunedì 8 marzo 2010

Mimosa? No grazie...


8 marzo Femdom?
Provate a sostituire il classico -ormai scontato- mazzetto di mimosa con un bel fascio di ORTICHE!
La vostra Signora lo accetterà con gioia e saprà usarle a dovere per la reciproca soddisfazione ;-))
Nel caso non cogliesse l'opportunità di gioco e si accingesse invece a cucinare un risotto alle ortiche... suggerisco questa pagina per tutte le 'ricette tradizionali' a base di ortica
http://www.mordor.u-net.com/smbd/nettles.html#what

martedì 2 marzo 2010

Camerierina virtuale


Segnalo questo giochino passa(perdi)tempo: un guardaroba strapieno di divise da cameriera, lingerie, grembiuli, parrucche e accessori d'ogni tipo; è tutto a disposizione del giocatore per vestire la propria sissymaid.

giovedì 25 febbraio 2010

Passione sissymaid



A leggere il menù che ogni mistress pubblicizza sul proprio sito nella quasi totalità dei casi si offre fra le tante pratiche bdsm anche l'addestramento di sissymaid o la sissyfication... d'altronde tutte le pizzerie del pianeta fanno la pizza napoletana ma assaggiare una pizza napoletana come dio comanda è altra storia... lo stesso per le sissy: dalle parole ai fatti c'è un abisso... così si vedono improbabili sissymaid inbacuccate con inquietanti passamontagna, bardate con autoreggenti slabbrate e calze smagliate, raffazonate in grembiuli sporchi e divise improvvisate. Colpa della sissy? Forse no, forse il motivo di tanta sciatteria è da ricercare nel versante della dominatrice, forse manca la passione... perché alla fine è quello il motore di tutto, la passione, il gusto e il desiderio di trasformare un maschio in una vezzosa e servizievole camerierina.
Talvolta un'immagine vale mille parole: la caffettiera rosa col grembiulino frilly -recente scatto nella dimora milanese di una nota dominatrice- racconta passione, amore e creatività per il mondo sissymaid. Chapeau.

mercoledì 10 febbraio 2010

Schiavitù amorosa?


Vi è mai capitato di perdere la testa, o meglio il cuore, per una donna? Magari un amore non contraccambiato... poco importa se l'amata è vanilla o dominante, mistress amatoriale o professionale... penso che non conta granché la categoria in cui le convenzioni collocano questa persona.
Un amore forse ti pone in uno stato particolare di dipendenza, di schiavitù verso l'amata e il fatto che non sia contraccambiato provoca una specie di dolore di fondo, una leggera pinzetta al cuore anziché al capezzolo che puoi sopportare ma non puoi togliere.
Certo se la scintilla scocca in ambito BDSM ti chiedi di chi ti sei innamorato... della donna o della mistress?
E tu spasimante sei tale come uomo o come schiavo?
Oppure cosa succede quando è la padrona che si innamora dello schiavo? E' lei a finire legata in suo potere?
Razionalmente credo che questi grovigli sentimental-sadomasochisti siano destinati a naufragio certo, ma come si dice 'al cuor non si comanda'.
Forse i player sono consci del rischio delle interferenze sentimentali in un roleplay... e le tante regole del rapporto BDSM, la durata del gioco, la fisicità ecc. mirano proprio ad evitare questa trappola del coinvolgimento emozionale/affettivo?

lunedì 8 febbraio 2010

Moda libri inverno 2010



La direzione è inequivocabile, la dolcezza femminile è fuorimoda, out. E d'altronde è vero che molti maschietti nelle loro fantasie amano sognare di essere in balia di una donna stronza, egoista e cattiva.
Forse il problema nasce quando la 'donna stronza' la trovano nella realtà quotidiana accanto a sé. Chi è causa del suo male...

domenica 31 gennaio 2010

Che noia in tv, sempre le solite mistress

Giovedi 28 gennaio su Chiambretti Night la solita ospitata di mistress con schiavo al guinzaglio. La signora sotto i riflettori era mistress Kelly di Torino.
Domande e risposte sono pressapoco sempre le stesse, il copione è sempre quello: spezzoni di video girati a feste e nel dungeon della prodomme, alternati a domande fra il serio ed il faceto per spiegare al pubblico generalista l'ABC del moderno business sadomaso; il tutto condito con una bella spolverata di pepe per stuzzicare gli ascoltatori e tenere alto lo share di ascolto.
Che pena infinita vedere queste ospitate televisive, mi ispirano la stessa tristezza delle esibizioni al circo delle bestie feroci... l'ineguagliabile nobiltà e fierezza della natura soggiogata dall'umana grettezza. Così uno schiavo ammaestrato ad esibirsi mascherato in tv con la sua domatrice e il padrone del circo che ammicca al pubblico.. è quanto di più inefficace a descrivere l'essenza di un rapporto D/s, disinteressato o mercenario che sia.
Qui due spezzoni della puntata:
http://www.youtube.com/watch?v=cVwQsdB_7V0

http://www.youtube.com/watch?v=wZ5w2A-O1AU&NR=1


Molto più divertente la puntata di CUORK su La7 viaggio al centro della coppia... con tutti ma proprio tutti i personaggi tv dei talkshow: il conduttore riottesco, il filosofo maschilista, la giornalista scosciata, il criminologo panzone, la femminista postfallica, il giudice col martelletto, la televenditrice ruggente, il regista generazionale, l'opinionista del pubblico.
Cuork il 16 dicembre faceva la parodia proprio a queste trite&ritrite ospitate di coppie mistress+schiavo, interpreti Max Pisu e Michela Andreozzi: La padrona innamoratasi del suo schiavo è diventata incapace di dominarlo, lei lo accarezza e lui va in crisi per questo, lo schiavo vorrebbe essere picchiato non coccolato, finale a sorpresa nella stanza segreta dove lui la fa fuori dal vaso e risveglia la dominante assopita in lei... un bel siparietto che prende garbatamente per i fondelli i talk show che alla ricerca della trasgressione costante sono diventati ripetitivi e noiosi come la messa domenicale... chierichetti della funzione schiavi e mistress che si calano nella parte per celebrare il rito televisivo.

Non ho trovato la puntata della coppia sadomaso ma anche questa sulle coppie in chat è carina... nick Superpatata aspettami :-)
http://www.la7.tv/richplayer/index.html?assetid=50164270

martedì 12 gennaio 2010

Au revoir


E' morto Eric Rohmer. Si è spento all'età di 89 anni uno dei protagonisti del movimento della Nouvelle Vague. Nel 1986 vinse il Leone d'oro alla Mostra di Venezia con 'Il raggio verde' e sempre il Lido nel 2001 gli tributò il Leone d'oro alla carriera.